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Immagine del redattoreMarco Furchì

Il mito della fata del mare di Maria Celebre e Francesca Morabito

Miraggi, riflessi di luce e il mito della Fata del Mare. E di rara bellezza quello che accade quando l’acqua limpida dello stretto di Messina regala la Magia della Fata Morgana…… Si stiamo parlando dello stretto di Messina dalle Sponde di Reggio Calabria, teatro del mito. Di Scilla e Cariddi, di Ercole…e tante altre storie che non fanno altro che affascinare e arricchire di mistero la nostra Calabria Mitica, Magica, Eroica. Ma iniziamo raccontandovi di lei “la fata Morgana la fata delle Acque”. Il mito Tramandato per anni di origine Celtica arrivò tra la Calabria e la Sicilia su una nave con effige della Triscele antico simbolo formato da tre spirali unite in un punto centrale che in seguito divenne parte integrante della Simbologia della Sicilia, ma anche dell’antico viaggio che unì il nord al sud dell’Europa, i normanni e i siciliani. Morgana e il Fratellastro Artù. Artù decise che l’isola sarebbe diventata la sua dimora e Morgana preoccupata che i barbari potessero mettere in pericolo la vita del Fratellastro scelse di fermarsi al centro dello stretto di Messina a guardia dello stesso ma anche dell’isola. In un castello con due torri che leggenda vuole si trovasse sotto il Pelo dell’acqua. Si racconta che un Re dei barbari partì alla conquista della penisola e in una calda giornata di agosto, arrivato a Reggio Calabria, vide a pochi chilometri, divisa dal mare, un’isola bellissima florida con le sue spiagge e un monte impetuoso e fumante: l’Etna. Il Re contemplava a largo, quella terra che per lui era irraggiungibile in quanto non era mai partito per mari e non possedeva una nave. Morgana bellissima apparve con un suo incantesimo, la Sicilia appari talmente vicina che esorto il Re a raggiungerla a nuoto…ma una volta tuffatosi in mare l’incantesimo si interruppe e il re morì annegato. Il frate Ignazio Angeluccio in una lettera al fratel maggiore Leone Sancio racconta di trovarsi a Reggio Calabria nel 1648 e descrive così l’evento della Fata Morgana: “Il mare che bagna la Sicilia si gonfiò e diventò per dieci miglia di lunghezza come una spina di montagna nera, e quella della Calabria spianò, e comparve in un momento un cristallo chiarissimo e trasparente che pareva uno specchio e pareva con la cima appoggiare sulla montagna e col piede al lido della Calabria. In questo specchio subito comparve una fila di più di diecimila pilastri equidistanti, tutti di un vivissimo chiarore e uguali in larghezza e altezza, di un’altra medesima tinta erano gli sfondi tra i pilastri. In un momento poi i pilastri si smezzarono di altezza e si curvarono in una forma simile a quella degli acquedotti di Roma, e restò semplice specchio il resto del mare, ma per poco; perché tosto si formò un gran cornicione. Poco dopo sopra il cornicione si formarono castelli reali in quantità, disposti in quella vastissima piazza di vetro, e tutti di una forma e lavoro. Poscia le torri si cambiarono in teatro di colonnati e, il teatro si estese e fece una doppia fuga; quindi, la fuga dei colonnati divenne una lunghissima facciata di finestre in fila; in quella facciata si vide una varietà di selve, di pini e di cipressi uguali, e di altre varietà di alberi; poi tutto disparve, e il mare, con un po’ di vento tornò mare. Questa è la Fata Morgana che da sempre affascina e ci fa stare con gli occhi rivolti verso lo stretto di Messina È una forma complessa e insolita di miraggio una insolita rifrazione della luce che appare solo in determinate aree della terra……e chissà che un giorno fotograferemo anche noi....

Mirages, reflections of light and the myth of the Fairy of the Sea.

And of rare beauty what happens when the clear water of the Strait of Messina gives the Magic of the Fairy Morgana...... We are talking about the Strait of Messina from the shores of Reggio Calabria, the scene of the myth. Of Scylla and Charybdis, Hercules ... and many other stories that do nothing but fascinate and enrich the mystery of our Calabria Mythical, Magical, Heroic. But we start by telling you about her "the fairy Morgana the fairy of the Water". The myth handed down for years of Celtic origin arrived between Calabria and Sicily on a ship with an effigy of the Triskelion ancient symbol formed by three spirals joined at a central point that later became part of the Symbology of Sicily, but also of the ancient journey that united the north to the south of Europe, the Normans and the Sicilians. Morgana and Half-Brother Arthur. Arthur decided that the island would become his home and Morgana worried that the barbarians could endanger the life of his half-brother chose to stop at the center of the Strait of Messina to guard it but also the island. In a castle with two towers that legend wants was under the Hair of the water. It is said that a king of the barbarians left to the conquest of the peninsula and in a hot day of August, arrived in Reggio Calabria, saw a few kilometers, divided by the sea, a beautiful island flourishing with its beaches and a mountain impetuous and steaming: Etna. The King contemplated off, that land for him was unreachable as he had never left for the seas and did not have a ship. Morgana beautiful appeared with a spell, Sicily appeared so close that I urged the King to reach it by swimming ... but once dived into the sea the spell was interrupted and the king died drowned. The friar Ignazio Angeluccio in a letter to his elder brother Leone Sancio tells of being in Reggio Calabria in 1648 and describes the event of the Fata Morgana as follows: "The sea that bathes Sicily swelled and became for ten miles long like a black mountain thorn, and that of Calabria flattened, and appeared in a moment a crystal clear and transparent that seemed a mirror and seemed with the top leaning on the mountain and with the foot to the shore of Calabria. In this mirror immediately appeared a row of more than ten thousand equidistant pillars, all of a vivid light and equal in width and height, of another same color were the backgrounds between the pillars. In a moment then the pillars were divided in height and curved in a form similar to that of the aqueducts of Rome, and remained simple mirror the rest of the sea, but for a short time, because soon formed a large cornice. A little later, on top of the cornice were formed many royal castles, arranged in that vast square of glass, and all of one form and work. Then the towers were changed into a theater of colonnades, and the theater was extended and made a double flight; then the flight of colonnades became a very long façade of windows in a row; in that façade one saw a variety of woods, of pines and cypresses alike, and other varieties of trees; then everything disappeared, and the sea, with a little wind became the sea again. This is the Fata Morgana that always fascinates and makes us stand with our eyes turned towards the Strait of Messina It is a complex and unusual form of mirage an unusual refraction of light that appears only in certain areas of the earth......and who knows one day we will photogragh it too!

Maria Celebre Francesca Morabito

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